Lega di governo e di opposizione

Salvini ancora contro Luciana Lamorgese: “Ministra assente”.

Polemiche su migranti e ius soli sportivo. Il Carroccio cavalca l’onda dei nuovi sbarchi e alza il livello dello scontro all’interno della maggioranza

Salvini ancora contro Luciana Lamorgese: “Ministra assente”.

“L’immigrazione è un problema complessoNon c'è nessuna invasione ma i numeri sono in crescita. È facile parlare, poi bisogna fare un bagno di realtà. I Paesi da cui provengono i migranti sono in crisi: in Tunisia non c’è più né governo né parlamento, lo Stato è in ginocchio e rischiano di non pagare gli stipendi statali. Poi c’è la Libia…”. 


La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, dalle pagine del quotidiano La Stampa spiega la difficile situazione politica in Africa settentrionale, che sta determinando negli ultimi mesi un aumento dei flussi migratori verso l’Italia.  “L’immigrazione illegale sulla rotta mediterranea non la risolviamo mettendo i militari in mare”, dice la titolare del Viminale. La linea del governo sul tema è chiara da tempo: “mai nessun uomo sarà lasciato morire in mare”, aveva detto il premier Draghi in uno dei suoi primi interventi in Parlamento. Tuttavia, il leader della Lega, Matteo Salvini, che con il suo partito sostiene l’esecutivo, attacca ancora l’ex prefetta. “Lamorgese? Un ministro assente”, dichiara ai cronisti durante uno dei suoi giri elettorali. “Le nostrecoste sono assediate dagli sbarchi illegali come non avveniva da anni. Stiamo tornando ai numeri disastrosi di qualche anno fa.

Limitare gli sbarchi si può, invito il ministro a darsi una mossa”. E ancora: “Lamorgese si preoccupa di mandare i controlli agli italiani che vanno al bar” mentre “fa sbarcare in queste ore centinaia di immigrati irregolari non vaccinati”. Per il leghista anche sul green pass “il ministro rischia di fare danno. Mi sembra abbia le idee molto confuse”, afferma.

 

Il capo di via Bellerio, dunque, spinge sull’acceleratore e alza lo scontro sul suo cavallo di battaglia: i migranti. Un dossier che sta a cuore al Carroccio specie nei periodi di campagna elettorale. La ministra dal canto suo prova a gettare acqua sul fuoco: “Che devo dire? Il senatore Salvini non ha ben chiare le difficoltà che noi viviamo quotidianamente. Sono circa due anni che sono al Viminale e una quarantina che sono al servizio dello Stato. L’impegno richiesto è tanto. Anzi, se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e che lui ci può suggerire le raccolgo volentieri”. Lamorgese si dice “pronta a un tavolo” con il capo della Lega. Il quale, però, non intende disseppellire l’ascia di guerra. Proprio non gli sono andate giù le aperture della ministra in tema di cittadinanza agli atleti.

 

I successi italiani alle Olimpiadi di Tokyo hanno riaperto nel Paese il dibattito sullo ‘ius soli’ sportivo. Un tema che secondo il Viminale “si pone e di cui dobbiamo ricordarci non solo quando i nostri atleti vincono delle medaglie. Dobbiamo aiutare le seconde generazioni a sentirsi parte integrante della società”. Affermazioni che hanno provocato l’immediata reazione del leghista: “Invece di vaneggiare di ius soli, il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente in Italia”.

 

Una querelle che si è allargata presto ad altri esponenti della maggioranza. Enrico Letta, segretario del Partito democratico risponde a Salvini: “Chi lucra sullo Ius soli semplicemente è fuori dalla realtà. Il tema che non c’entra nulla con la sicurezza e la gestione dei migranti. C’entra con l’equità, l'integrazione, la vitalità di una società che è cambiata a dispetto della lettura faziosa che ne fanno i populisti”.

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