Confronto - scontro

Elezioni Roma, primo confronto Calenda, Gualtieri, Michetti, Raggi

Animato il primo dibattito pubblico tra i quattro principali candidati per corsa a Campidoglio. Calenda e Gualtieri si scaldano su rifiuti. Michetti va via

Elezioni Roma, primo confronto Calenda, Gualtieri, Michetti, Raggi

Calenda, Gualtieri, Michetti e Raggi faccia a faccia nel primo dibattito pubblico tra i candidati a sindaco di Roma.

 

Com’è andata? Di cosa si è parlato? Scontro Calenda – Gualtieri sui rifiuti, Michetti abbandona il confronto.

 

Temi del primo dibattito pubblico tra candidati sindaco Roma

Ospitati da Spam!, il festival organizzato dall'ordine degli Architetti di Roma, i quattro principali candidati per la corsa al Campidoglio per un primo confronto pubblico.

 

Virginia Raggi, Enrico Michetti, Carlo Calenda e Roberto Gualtieri hanno risposto a quattro importanti domande riguardanti l’attuale situazione di Roma Capitale, la necessità della semplificazione amministrativa, le sfide dei fondi europei e delle altre grandi partite del finanziamento per la capitale, i poteri speciali per la città. 

 

Sulla situazione attuale in cui si trova la Capitale, Virginia Raggi ha paragonato Roma ad una Ferrari, “che abbiamo ricostruito e ora può correre, portandosi verso le tre grandi partite del PNRR, dell'Expo e del Giubileo”.

 

Non sembrano essere d’accordo gli altri candidati. Secondo Carlo Calenda "al massimo Roma è una 348, quelle esposte senza motore. Non si può pensare al futuro se mancano i servizi di base”. “Dobbiamo pensare alle nostre eccellenze: la cultura lo è ma è difficilmente fruibile, invece il grande turismo ogni anno torna a Parigi o a Berlino perché c'è qualcosa di nuovo. La medicina è un’eccellenza, così dobbiamo portare a Roma il centro di controllo del data mining sanitario. Mancano ITS per formare tecnici di alto livello su cyber e agrifood”.

 

Roberto Gualtieri descrive una città che non funziona: “i bandi sono scritti male, i soldi vengono persi per l'assenza di progetti, Roma Metropolitane è in liquidazione e l'incapacità di progettare è talmente evidente che non serve parlarne. Noi puntiamo alla città dei 15 minuti, proporremo cento progetti da mettere a concorso di progettazione per rigenerare spazi comuni della città. Promuoveremo reti e collaborazioni con i professionisti".

 

Enrico Michetti ricorda invece che “Roma è un sogno, è storicamente il vertice della cultura del cittadino”. Per farla ripartire “serve uno stop ad uno stile di amministrazione che è ostativo, serve smontare regolamenti e norme sovrabbondanti. Serve creare opportunità di lavoro nelle peculiarità della nostra città: lo sport, la cultura, l'arte, la PA, il cuore della cristianità. Serve riportare la città alla normalità". 

 

Elezioni Roma: scontro tra Calenda e Gualtieri. Michetti abbandona dibattito

Si è parlato anche di semplificazione amministrativa, delle nuove fonti di finanziamento e dei poteri speciali per Roma Capitale. Il dibattito però si è acceso nel finale sui rifiuti, tra Calenda e Gualtieri.

 

In particolare, Gualtieri sembra stupirsi quando Calenda dice che le responsabilità sul piano rifiuti sono equamente divise fra Comune e Regione: “mi sembra una prova di cerchiobottismo e una scorciatoia politicista", dichiara l’ex ministro delle Finanze. 

 

La rissa no”, esclama il candidato sindaco di Roma per il centrodestra Enrico Michetti, abbandonando il confronto prima dell'ultimo giro di domande.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA