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Strategie di resilienza immobiliare

La pensione dagli affitti: i giovani devono puntare sul mattone

E’ certo che l’assegno sarà piu esiguo di quelli di genitori e nonni. Ecco il piano B: tutti i conti per comprare una casa che rende 600 euro al mese

La pensione dagli affitti: i giovani devono puntare sul mattone

I giovani oggi dovrebbero essere molto preoccupati per quello che sarà il loro futuro. Dovrebbero già da oggi pensare a costruirsi una pensione perché la vedranno sempre più misera e più lontana. La pensione che prenderemo sarà molto più piccola di quella dei nostri genitori o nonni. Non siamo ancora focalizzati sul problema, ma è un chiaro errore.

 

Con il metodo pensionistico basato sui contributi versati ( e non più sulle retribuzioni) ed il forte debito pubblico del nostro paese prevedere già da giovani un piano B è infatti fondamentale. Pensare a lungo termine già da ora potrebbe fare la differenza tra una vecchiaia mediocre ed una benestante, o meno disagiata.

 

Si potrebbe ricorrere ad una pensione integrativa, rivolgendosi ad istituti assicurativi bancari o postali e iniziare a mettere da parte una piccola cifra a cadenza mensile o annuale. Un piccolo impegno oggi potrebbe dare molti frutti un domani. Un altro modo più imprenditoriale per costruirsi una buona vecchiaia è investire nel mattone. Personalmente è la scelta che preferisco, nonostante abbia deciso di aprire anche una pensione integrativa. I tassi di indebitamento sono ai minimi storici e anche i prezzi delle case sono notevolmente scesi, per cui, a differenza di quello che si possa pensare durante un periodo di crisi, chi può, in questo particolare periodo, potrebbe fare dei buoni affari, degli acquisti convenienti.

 

Un esempio pratico: appartamento a Roma di circa 55 mq, bilocale con camera da letto soggiorno bagno e cucina in una zona non centrale di Roma costa circa 200 mila euro. Per comprarlo serve mediamente l’anticipo del 20 per cento, ovvero 40 mila euro,  tasse e imposte per circa altri 10 mila euro (dipende dalla rendita catastale, dall’onorario del notaio e dall’importo del mutuo).Chiedendo in banca un mutuo di 160 mila euro  viene una rata a 25 anni di circa 600 euro.

 

L’affitto che si può richiedere per una casa del genere gira intorno ai 750 euro al mese ed al netto delle tasse (per esempio con cedolare secca al 20 per cento) rimangono proprio 600 euro. A parte si deve pagare l’Imu seconda casa che per un bilocale non al centro gira intorno ai 1000/1300 euro l’anno.

 

Con un piccolo sacrificio iniziale, un aiuto da casa, smettere di fumare per qualche annetto o ridurre vizi o sprechi, si potrebbe iniziare a mettere qualcosa da parte e partire con l’avventura. Se strada facendo poi una persona vede che non può più reggere lo sforzo o ha paura di gestire eventuali imprevisti può sempre rivendere il bene al miglior offerente.

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