Giuliano Amato biografia 2018 dalla Corte Costituzionale alla pensione

Giuliano Amato biografia 2018 candidato come nuovo Presidente della Repubblica, dal curriculum politico, pensione a giudice della Corte Costituzionale

Redazione
di Redazione
26 aprile 2018 13:17
Giuliano Amato biografia 2018 dalla Corte Costituzionale alla pensione

Giulio Amato biografia 2018: Giuliano Amato è un politico italiano, oggi Giudice della Corte Costituzionale Italiana.

Personaggio politico dal lungo curriculum istituzionale, dal parlamento italiano, agli incarichi europei fino alla Corte Costituzionale.

Una figura che sembra essere il vero accordo tra le forze politiche come nuovo Presidente della Repubblica; tuttavia un uomo che è stato molto discusso per le sue posizioni sui gay, per la sua pensione d'oro e per i ruoli svolti tra la Prima e la Seconda Repubblica.

Ecco, quindi, gli aspetti politici e privati di Giuliano Amato, dalle sue origini, la famiglia, la politica, la Corte Costituzionale, il vitalizio, la posizione contro i matrimoni gay e le curiosità più particolari, dall'altezza all'età.

 

Giulio Amato biografia 2018

Giulio Amato biografia 2018: racconta di un uomo che ha passato la maggior parte della sua vita nelle istituzioni italiane. Nato a Torino il 13 maggio del 1938, è stato protagonista della scena politica italiana come Presidente del Consiglio dei Ministri (1992, 1993 e 2000), nonché come ministro e successivamente come giudice della Consulta e docente di diritto.

Durante l'infanzia studia presso l'Istituto Classico Niccolò Machiavelli di Lucca, città dove la famiglia, di origine siciliana, si era trasferita. Dopo aver raggiunto il traguardo della maturità continua gli studi laureandosi in Giurisprudenza presso la Scuola Superiore di Pisa. I suoi voti gli consentono di completare il percorso scolastico con un Master, conseguito nel 1962, alla Law School della Columbia University di New York.

Con la fine della carriera universitaria comincia quella di docente presso l'Università di Roma La Sapienza dove insegna diritto dal 1975 al 1997. Apprezzato in quest'ultimo ruolo insegna anche all'Università di Modena e Reggio Emilia, di Firenze, di Perugia, presso la NYU Law School, l'Istituto Universitario Europeo e alla LUISS di Roma (dove tuttora lavora).

Mercato, Concorrenza e Regole è il nome della rivista che Giuliano Amato fonda nel 1999 e della quale attualmente è il direttore.

Giulio Amato biografia 2018: il 2018 vede ancora amato nei panni di Giugice della Corte Costituzionale, ma vediamo come è arrivato a questo incarico.

 

Giuliano Amato giudice della Corte Costituzionale

Giuliano Amato è giudice della Corte Costituzionale dal 18 settembre del 2013. Il 13 settembre dello stesso anno Giorgio Napolitano lo ha nominato come giudice della Consulta in vista della scadenza del mandato di Franco Gallo.

Una nomina che l'ex Presidente della Repubblica ha voluto per via del curriculum di Giuliano Amato, docente di diritto presso diverse e prestigiose università, nonché uomo che ha collaborato a molteplici riforme istituzionali dando il suo contributo come giurista.

E la nomina del 13 settembre del 2013 è stata accettata da Amato che 5 giorni dopo, il 18 settembre, ha prestato giuramento, come prevede la stessa prassi, d'innanzi all'ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

 

Amato al Quirinale come nuovo Presidente della Repubblica?

Giuliano Amato al Quirinale come nuovo Presidente della Repubblica? Sembrava possibile anche in questo 2015 ma poi la figura di Sergio Mattarella ha prevalso alla quarta votazione con 665 voti succedendo all'uscente Giorgio Napolitano.

Andando a ritroso nel tempo, già dopo il mandato di Carlo Azeglio Ciampi, predecessore di Giorgio Napolitano, fu indicato Giuliano Amato come possibile Capo dello Stato dalla coalizione la Casa delle Libertà. Quest'ultimo evento non è stato nemmeno l'ultimo: successivamente, nel 2013 è stato nominato nuovamente come concorrente per il Quirinale dietro un possibile accordo tra Partito Democratico, il Popolo delle Libertà e Scelta Civica. Tuttavia, anche in questa seconda occasione, Amato fu lasciato da parte per il secondo mandato dell'unico Capo dello Stato per due volte in carica.

Dal mandato di Ciampi a quello di Napolitano, Amato riemerge per la sfida del 2015 al Quirinale dove, nuovamente, si trova nella vetta dei nomi possibili per l'elezione del prossimo Capo dello Stato senza, però, raggiungere il Quirinale che ha visto la comparsa dell'ex giudice della Corte Costituzionale Sergio Mattarella.

  

Giuliano Amato curriculum politico:

Il curriculum politico di Giuliano Amato ripercorre l'inizio e l'evoluzione della sua carriera politica partendo dal Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) al quale lo stesso aderì passando, successivamente, al PSI (Partito Socialista Italiano), all'interno del quale si schierò con la corrente culturale vicino a Giulio Andreotti.

Diventa deputato con il Partito Socialista Italiano tra il 1983 e il 1994 nonché uomo vicino a Bettino Craxi per il quale divenne sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Craxi I e II.

Tra il 1987 e il 1989 la sua carriera politica s'indirizza al vertice del Ministero del Tesoro con il Governo Goria e l'Esecutivo De Mita.

Nel 1992 formò il suo primo Governo come da incarico rilasciato da Luigi Scalfaro.

La carriera politica di Giuliano Amato è passata attraverso un momento molto peculiari del paese, dalla svalutazione della lira (che vide l'attuazione della manovra Lacrime e Sangue (da 93.000 miliardi di lire), la prima riforma delle pensioni e l'indagine giudiziaria nei confronti di Giulio Andreotti che si aprì nel 1993 e che durò fino al 2004.

Dopo la fine del Partito Socialista Italiano non si schiera con nessun altro partito e guida Il Patto per l'Italia di Mariotto Segni, un gruppo che unisce alcuni socialisti e socialdemocratici.

Tra il 1994 e il 1997 diventa presidente dell'Antitrust.

Avvicinatosi agli ideali dei Democratici di Sinistra, nel 1998 viene nominato come ministro delle Riforme Istituzionali e l'anno seguente, 1999, ministro del Tesoro e del Bilancio.

  • Nel 2000 viene eletto nuovamente Presidente del Consiglio. L'Italia si trova nel contesto mondiale a dover prendere posizione d'innanzi ai diritti per gli omosessuali (che cominciano ad essere riconosciuti in buona parte dei paesi industrializzati). La scelta di Giuliano Amato è fortemente contraria alle unioni dello stesso sesso. È proprio lo stesso Amato a dichiarare che se non fosse per la Costituzione che ferma i suoi poteri di ministro (in quanto tutela la libertà di manifestare) avrebbe fermato il Gay Pride.

  • Tra il 2001 e il 2006 diventa senatore con il partito l'Ulivo.

  • Nel 2002 viene nominato vicepresidente della Convenzione Europea che ha il fine di indicare la nuova linea istituzionale della stessa UE.

  • Nel 2006 diventa ministro dell'Interno e continua la battaglia contro le unioni omosessuali con la circolare 55 del 18 ottobre 2007 che vieta a sindaci e prefetti italiani di procedere alla trascrizione dei matrimoni gay dato che possono mettere in pericolo l'ordine pubblico.

  • Il 30 settembre del 2006 diventa presidente del “Gruppo Amato” che viene incaricato nell'ambito europeo di riscrivere la Costituzione Europea e che ottiene lo stesso supporto da parte della Commissione EU.

  • Nel 2013 il suo nome appare tra i possibili successori di Giorgio Napolitano come Presidente della Repubblica ma, come nella precedente elezione, Amato viene “scartato” dal Parlamento in Seduca Comune che opta per un secondo mandato dello stesso Napolitano.

  • Il 18 settembre del 2013 Giuliano Amato diventa giudice della Corte Costituzionale grazie alla nomina, avvenuta il 13 settembre dello stesso anno, dal precedente Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

 

Quanto guadagna? Reddito, pensione e il vitalizio:

Quanto guadagna, il reddito, la pensione ed il vitalizio di Giuliano Amato sono tra i dati che hanno scandalizzato parte dell'opinione pubblica che, presa dalle difficoltà economiche e dalla pensione sempre più lontana per via delle ultime riforme, chiedeva forti tagli alla politica.

Così, tra i nomi delle cariche pubbliche che percpiscono una pensione veramente da invidia, spunta quello di Giuliano Amato. Andato in pensione all'età di 59 anni (oggi un miraggio per tutti i lavoratori italiani estranei al mondo della politica), il suo vitalizio mensile lordo è di euro 31.411, che al netto arriva a circa 17.000 euro. Una cifra che sembra non piacere a molti, 1.047 euro al giorno che Giuliano Amato percepisce data la pensione come parlamentare e quella come docente universitario.

 

Quanto è alto e quanti anni ha?

Quanto è alto e quanti anni ha Giuliano Amato? Tra le curiosità più richieste nel mondo del web appaiono, spesso, domande originali ed estranee alla politica, ma che sembrano incuriosire molti utenti verso i particolari legati ai volti delle istituzioni.

Cerchiamo di soddisfare queste curiosità.

Giuliano Amato è nato il 13 maggio del 1938 quindi, attualmente, ha la bellezza di 76 anni, un'età che, come riportato dal suo curriculum politico, è stata interamente spesa all'interno delle istituzioni.

Per quanto riguarda la sua altezza è difficile rispondere in termini certi, lo stesso Giuliano Amato non ha mai rilasciato una sua scheda con le peculiarità fisiche. Uomo dal fisico piccolo e magro, Amato non sembra arrivare nemmeno al metro e settanta dato che in diverse occasioni è apparso evidentemente più piccolo rispetto al altre cariche dello stato come Giorgio Napolitano.

 

Giuliano Amato è sposato? La moglie Diana Vincenzi:

Giuliano Amato è sposato con la moglie Diana Vincenzi dal 1960.

Giuliano Amato e Diana Vincenzi si sono conosciuti e fidanzati più di sessant'anni fa, nel 1952, sposandosi, poi, 8 anni dopo. Dal loro matrimonio sono nati due figli:

  • Elisa Amato (avvocato);

  • Lorenzo Amato (regista teatrale).

Nel 2010 i coniugi Amato hanno festeggiato i loro 50 anni di matrimonio, le cosidette nozze d'oro, assieme ai loro 5 nipoti, avuti dalla figlia Elisa: Giulia, Marco, Simone, Elena e Irene.

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