Pensioni ultime novità

Pensioni ultime novità: quattordicesima, APE Sociale e Opzione Donna

Pensioni novità, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha comumicato ai sindacati l'intenzione per la platea beneficiari quattordicesima per i pensionati

Pensioni ultime novità: quattordicesima, APE Sociale e Opzione Donna

Pensioni, ultime novità dalla quattordicesima ad APE Sociale e Opzione Donna.

 

Acceso il dibattito tra governo e sindacati sulla Riforma delle pensioni, con alcune misure che potrebbero arrivare addirittura prima della naturale scadenza di Quota 100, ossia dicembre 2021.

 

Tra le novità che la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo avrebbe annunciato ai sindacati ci sarebbe l’ampliamento della quattordicesima per i pensionati, una proroga dell’APE Sociale e di Opzione Donna.

 

Pensioni ultime novità:

Si preannuncia un autunno caldo per le pensioni, con i tavoli di confronto tra governo e parti sociali.

 

Ai tavoli si affrontano i temi legati alla prossima legge di Bilancio 2021 per quanto riguarda le pensioni e Quota 100, che sicuramente non verrà prorogata nel 2022 rendendo necessarie misure alternative di pensionamento anticipato.

 

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha espresso l’intenzione di procedere “lungo due binari paralleli". Il primo incontro servirà a definire il pacchetto di interventi da inserire nella prossima legge di Bilancio, come la proroga di APE Sociale e Opzione Donna, mentre la seconda riunione servirà per progettare una riforma delle pensioni più ampia che avrà come pilastri maggiore equità e flessibilità in uscita e una pensione di garanzia per i giovani.

 

La ministra Catalfo avrebbe comunicato ai sindacati di voler intervenire con una legge delega che entrerà in vigore già a partire da gennaio 2022. 

 

Riforma pensioni: quattordicesima pensionati, ampliamento platea

Dall’ultimo confronto tra l’esecutivo ed i sindacati è emersa l’intenzione della ministra Catalfo di rivedere la quattordicesima dei pensionati già dalla prossima finanziaria, assecondando le richieste dei sindacati di ampliamento della platea dei beneficiari.

 

Attualmente il bonus spetta solo ai pensionati che alla data del 31 luglio 2020 abbiano almeno 64 anni di età, con un reddito complessivo fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo, ossia poco più di mille euro. Si starebbe pensando di innalzare questo limite ad almeno 1.500 euro al mese.

 

Pensioni 2021, proroga APE Sociale e Opzione Donna

L’addio di Quota 100 porterà probabilmente verso una proroga di APE Sociale e Opzione Donna, oppure all’introduzione di altre forme di pensionamento anticipato che permettano ai lavoratori appartenenti a determinate categorie l’uscita dal lavoro agevolata.

 

La prima è una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 intesa ad accompagnare verso l'età pensionabile soggetti in determinate condizioni (in difficoltà o che svolgano lavori gravosi), che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all'estero. Con APE Sociale i lavoratori italiani possono decidere di andare in pensione 3 anni e 7 mesi prima rispetto l’età pensionabile definita dalla Legge Fornero. L’assegno però non potrà superare i 1.500 euro mensili.

 

La cosiddetta Opzione Donna, invece, è un trattamento pensionistico erogato alle lavoratrici dipendenti e autonome che, avendo maturato entro il 31 dicembre 2019 i requisiti previsti dalla legge, optano per il sistema di calcolo contributivo della pensione.

 

La legge di Bilancio del 2020 ha consentito alle lavoratrici di accedere all'Opzione Donna a condizione che maturino entro la fine del 2019 i 58 anni di età e i 35 di contributi, maggiorati fino a 59 per le lavoratrici autonome, con un netto vantaggio rispetto ai 67 anni di età previsti dalla pensione di vecchiaia (fino al 2022) e rispetto ai 41 anni e 10 mesi di contributi (fino al 2026) della pensione anticipata. Questo vantaggio si traduce però in una penalizzazione per quanto riguarda l’assegno percepito.

 

La possibilità per le donne di andare in pensione prima, a patto di scegliere per un assegno interamente calcolato con il metodo contributivo, potrebbe dunque venire rinnovata nella prossima legge di Bilancio, fino al 2021 quindi, così come l’APE Sociale.

 

Pensioni novità: rafforzamento contratti di solidarietà

Allo studio del governo anche i contratti di solidarietà che consentono alle aziende di ridurre le ore di lavoro e la retribuzione dei lavoratori al fine di evitare licenziamenti o per favorire le assunzioni.

 

L’idea sarebbe quella di utilizzare questo strumento per portare i lavoratori anziani alla pensione liberando posti per i giovani. La misura, prevista solo per aziende con oltre 1.000 dipendenti, vincolerebbe la società ad assumere, favorendo l’occupazione che in questo momento sta vivendo una profonda crisi a causa della pandemia.

 

In questo difficile contesto una Riforma della Pensioni è sempre più necessaria, anche per incentivare il ricambio generazionale magari con la possibilità d’uscita dal mercato del lavoro all’età pensionabile di 62 anni, sempre a patto che l’assegno sia dignitoso e con la possibilità di lasciare spazio a coloro che invece desiderano continuare a lavorare di farlo fino ai 67 anni di età.

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