Fattura elettronica tra privati: agenzia entrate cos'è e come funziona

Cos'è la fattura elettronica obbligatoria 2020 come funziona tra privati e software agenzia entrate gratis per la generazione, trasmissione e conservazione

Fattura elettronica tra privati: agenzia entrate cos'è e come funziona

Fattura elettronica obbligatoria cos'è e come funziona tra privati?

 

Dal 1° gennaio 2019 è scattato l'obbligo in Italia della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati titolari di partita IVA, fatta eccezione per i contribuenti nel regime forfettario e del regime dei minimi.

 

L'Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 30 aprile 2018 e la circolare 8/E del 30 aprile 2018, ha provveduto ad emanare i primi chiarimenti riguardo al nuovo obbligo avallato già in precedenza dall'UE, andando a spiegare l'avvio della fattura elettronica tra privati introducendo nuove regole e specifiche tecniche e ricordando la possibiità per tutti i "privati" di utilizzare per la generazione, elaborazione, invio e conservazione delle e-fatture programmi presenti sul mercato purché rispettosi degli standard previsti dalla legge, o il software fattura elettronica agenzia entrate gratuito chiamato SdI, sistema di interscambio, lo stesso programma già utilizzato per la fatturaPA ossia la fattura elettronica Pubblica Amministrazione. Tale software, infatti, è già a disposizione dei contribuenti.

 

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio che cos'è la fatturazione elettronica obbligatoria e come funziona tra privati.

 

Ecco invece fattura elettronica novità nel decreto fiscale 2019.

 

Che cos'è la fattura elettronica obbligatoria?

Cos'è la fatturazione elettronica? La fatturazione elettronica è una fattura tradizionale che invece di essere scritta su carta viene prodotta in formato digitale xml rspettando degli appositi standard fissati dalla legge.

 

L'innovazione della e-fattura, altro nome con cui viene chiamata la fattura elettronica, non sta solo nel formato ma anche e soprattutto nel poterne garantire l'autenticità e l'integrità del suo contenuto dal momento della sua emissione al termine della conservazione sostitutiva che è di 10 anni, grazie all'apposizione della firma digitale e la marcatura temporale fattura elettronica.

 

A tal proposito l'entrata in vigore del decreto 17 giugno 2014 del Ministero dell'Economia e Finanze, ha definito le regole che il contribuente deve seguire per la corretta conservazione e riproduzione dei documenti informatici ai fini fiscali, come le scritture contabili, fatture elettroniche, libri e documenti tributari digitali.

 

La fatturazione elettronica, obbligatoria per tutta la Pubblica Amministrazione a partire dal 31 marzo 2015, è divenuta facoltativa tra i privati dal 1° gennaio 2017 al fine non solo di semplificare il fisco italiano ma anche e sopratutto di aumentare la tracciabilità delle operazioni, e quindi come strumento di lotta all'evasione fiscale dell'IVA e dell'elusione.

 

Fattura elettronica tra privati da quando? La Legge di Bilancio ha confermato l'obbligo fattura elettronica tra privati dal 1° gennaio 2019.

A partire sempre dal 1° gennaio è stato dunque abolito lo spesometro, introdotto l'obbligo della fatturazione elettronica carburanti e del cd. Esterometro.

 

Fattura elettronica obbligatoria tra privati come funziona?

Fatturazione elettronica tra privati come funziona:

Al fine di consentire l'interscambio delle fatture elettroniche dei privati, l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di tutti i contribuenti titolari di partita IVA, il SdI, Sistema di Interscambio creato per la fatturaPA, che permette appunto:

la generazione della fattura;

la creazione della fattura in formato xml;

la trasmissione delle fatture elettroniche.

La conservazione della fattura elettronica tra privati.

 

Poi per alcune tipologie di contribuenti, che verranno in seguito individuati da uno specifico decreto, l'Agenzia fornirà anche il sevizio di conservazione elettronica.

Per maggiori informazioni leggi anche e-fattura tra privati.

 

Fattura elettronica tra privati: invio telematico

Invio fatture elettroniche per via telematica vantaggi: Dallo schema del decreto legislativo che attua quanto previsto dall'articolo 9 della delega fiscale, è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio dello scorso anno, la possibilità per i contribuenti obbligati all'invio dei dati rilevanti ai fini IVA con il cd. Spesometro l'invio telematico dei corrispettivi e delle fatture elettroniche.

 

Ciò ha consentito per il Fisco Italiano, di introdurre una grande semplificazione, ovvero, quella di abolire per i contribuenti che accetteranno l'invio online, gli obblighi di:

  • Comunicazione dello Spesometro ex elenco clienti e fornitori con il modello polivalente.

  • Comunicazione operazioni black list;

  • Elenco degli acquisti intracomunitari di beni (intrastat acquisti);

  • Elenco riepilogativo dei servizi intracomunitari ricevuti (Intrastat servizi ricevuti). 

Entro il 2 gennaio 2018 pertanto i contribuenti hanno potuto scegliere di inviare per via telematica le fatture elettroniche gratis Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio SdI, opzione che dovrà essere esercitata per 5 anni, comunque revocabile o rinnovabile ogni 5 anni.

Vuoi sapere invece quanto costa la fattura elettronica senza software agenzia entrate?

Ricordiamo inoltre che l'Agenzia delle Entrate, ha previsto una nuova procedura più semplice la delega dei servizi AdE cassetto fiscale ed e-fattura, per tutte le informazioni leggi: modulo delega fattura elettronica.

 

Invio corrispettivi per via telematica:

Sempre a partire dal 1° gennaio dello scorso anno, è stata data con l'attuazione delle Delega Fiscale, la possibilità per chi effettua cessioni di beni al minuto, di registrare ed inviare i corrispettivi giornalieri all'Agenzia. Tale possiblità, è stata quindi estesa anche a questa categoria di contribuenti, dal momento che inizialmente era stata riconosciuta solo per la grande distribuzione e per i gruppi di impresa.

 

La nuova semplificazione consente di eliminare l'obbligo di emissione dello scontrino fiscale, fermo restando la facoltà del cliente di richiedere la fattura e l'obbligo della sua emissione da parte del commerciante, sostituendo l'adempimento con il nuovo scontrino digitale.

 

Se l'invio dei corrispettivi telematici è facoltativa per i commercianti al minuti, grande distruzione e gruppi di impresa, diventa obbligatoria per chi cede invece beni tramite distributori automatici

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